05/11/11

Credibilità badogliana


Noi, italiani, non abbiamo fiducia nelle Istituzioni.

Siamo stati "fregati" più volte dai politici che, eletti per fiducia o disperazione, hanno approffittato del popolo.
La nostra sfiducia è ben riposta, se fossimo un popolo non individualista ma coordinato e obbediente come i tedeschi, saremmo probabilmente scomparsi dietro gli errori dell' imbecille di turno che sta al governo. Fregati dal re (che diede il buon esempio, scappando), fregati da Mussolini (che sbagliò dichiarando una guerra impossibile), fregati da Badoglio (che non gestì una situazione scaturita in una guerra civile), fregati dai governanti che hanno scoperto i vantaggi pratici della democrazia-
Noi sopravviviamo solo perchè siamo un popolo di gente generosa, lavoratrice e libera. Principalmente buona. Viviamo di espedienti, abbiamo una forte riserva economica nascosta alle voglie dei politici, siamo proprietari di case, esiste un' economia sommersa.

Tutto questo ha la contropartita della disorganizzazione: un segnale di strada interrotta in Germania è credibile, lo stesso segnale in Italia viene preso con il beneficio del dubbio (sarà vero? si saranno dimenticati il cartello? sarà uno scherzo?). E' cosi, non per cattiveria ma perchè l' esperienza ce lo ha insegnato.
Poi viene Genova. Poi viene Monterosso e la Lunigiana. La Protezione civile possiede mezzi e volontari: ma è possibile che la rete informativa di ciò che succede a Genova sia affidata a Facebook, agli "angeli con la maglietta sporca di fango"? Evidentemente si, ci arrangiamo.
Un messaggio della Protezione civile sarebbe rimasto inascoltato: non ha l' autorevolezza per esser ascoltata. Bertolaso, Berlusconi, Il Salaria Sport village costruito in una zona alluvionale: ma voi vi fidate della Protezione civile.

L' Aquila, la ricostruzione: ma voi vi fidate di chi l' ha amministrata?
No, ecco il messaggio d' allarme disatteso, ecco i sei morti, ecco i danni.
Da noi manca la credibilità delle Istituzioni, di chi dovrebbe avere il privilegio di servire lo Stato ed i cittadini, come ai tempi di Bismark. Il funzionario pubblico che serve la comunità.
Da noi non esiste a livello politico: esistono solo tanti casi individuali, basati sulla bontà e sulla abnegazione delle persone che aiutano e lavorano senza pretendere di esser ringraziate, che sono umili e silenziose. Che saranno sconosciute e di cui sicuramente non si saprà mai il nome.

Solo a queste persone va il mio rispetto.